Maurizio Biancarelli - Parco Regionale Gole della Rossa e di Frasassi Cuore di roccia - seconda parte -

3 aprile 2014

Il fiume Sentino e l’Esino sono i due corsi d’acqua limpida che attraversano il parco. Dopo un anno di forti precipitazioni sono gonfi e osservandoli ora si capisce molto bene come la forza di questo elemento abbia potuto, nel corso dei millenni, erodere il calcare creando il paesaggio che oggi ammiriamo.
Jacopo Angelini, presidente del WWF Marche, conosce ogni angolo del territorio e mi ha accompagnato per un lungo giro riferendomi che qui vivono tre coppie di merli acquaioli. Non male per un’area, che pur presentando l’aspetto di vere montagne, è situata a quote piuttosto basse e a poca distanza dal mare. 
Merlo acquaiolo Cinclus cinclus nel suo ambiente
Questi  piccoli uccelli, con la loro sola presenza, garantiscono la buona qualità dei torrenti e dei fiumi dove vivono. Abitano infatti le acque correnti e pulite dove abbondano gli insetti acquatici, che loro catturano anche tuffandosi e muovendosi  sott’acqua e tra i ciottoli del fondo con la disinvoltura di provetti sub. 
Ma altre presenze alate importanti trovano sulle pareti rocciose un habitat ideale: il raro falco lanario, l’aquila reale ed il falco pellegrino sono tra queste; in anni recenti è stato anche attivato con successo un progetto di reintroduzione del nibbio reale. 

La mattinata con Jacopo si sta rivelando molto positiva, è un piacere ascoltarlo mentre guido lentamente scoprendo vari angoli, uno più interessante dell’altro, in compagnia dei suoi due candidi, simpatici e irrequieti huskies, madre e figlia, che abbiamo sistemato nel retro della macchina dopo aver abbassato i due sedili posteriori. E a giudicare dalle loro reazioni sembra  che lo spazio abbiamo creato sia stato gradito.

10 aprile 2014

Anche oggi c’è nebbia a fondovalle e un bel cielo sereno sopra a rallegrare lo spirito. Questa mattina presto ho già fatto alcuni scatti alle Gole di Frasassi da punti favorevoli e, dopo aver girovagato un bel po' decido per una siesta e un caffè che cancelli il torpore dovuto all’alzataccia. Scelgo un punto alto della vallata, al di sopra della nebbia per godermi il sole primaverile e il suo tepore nel camper mentre preparo il caffè. 
Quando arrivo mi rendo conto che il luogo è perfetto anche per una foto, la vista spazia su una verde campagna ondulata circondata da rilievi. Sullo sfondo il massiccio dei monti Sibillini ancora innevato chiude l’immagine come meglio non potrei desiderare. 
Mi fa piacere scoprire un altro aspetto di questo parco, molto diverso da quello austero delle possenti pareti calcaree per le quali è meglio noto. 
Scendo subito dal furgone e scatto in fretta prima che i banchi di nebbia ancora presenti si dissolvano del tutto. Il caffè può aspettare.
La bella campagna attorno a Valle Scappuccia

14 aprile 2014

Da Rosenga risalgo la stradina sterrata che mi porterà fino in cima al monte Frasassi. Ho calcolato male i tempi e sono un po' in ritardo, la giornata si preannuncia limpida e serena. Nella luce del crepuscolo i lontani contorni dei rilievi dell’Appennino umbro marchigiano appaiono netti, uno strato di nebbia azzurrina e delicata indugia pigra su ogni vallata, gli uccelli iniziano ora il loro coro dell’alba. 
Affretto il passo, le condizioni sono giuste per quello che ho in mente e questo mi provoca un leggero stato di eccitazione e di ansia, non vorrei perdere tutto per arrivare solo qualche minuto troppo tardi. 
Ma sono in tempo quando raggiungo lo sperone roccioso. 
Il paesaggio sulle Gole della Rossa è molto bello, le case di Pierosara sbucano appena sopra sbuffi di nebbia. Preparo veloce treppiede e attrezzatura e comincio a fotografare prima che il sole sorga, poi mentre sale e infine quando fa capolino dietro la cima della montagna.
Ora posso rilassarmi un po', ma non è finita. Mi sposto verso il bordo delle falesie sopra la Gola di Frasassi e anche qui lo spettacolo della nebbia che circonda i rilievi mentre la prima luce del mattino inonda di giallo il paesaggio vale bene una prolungata sosta fotografica. 
Alla fine mi sento soddisfatto, mi godo l’aria fresca e profumata, il verde tenero della primavera e il volo di un falco pellegrino che si sposta veloce lungo le gole proprio sopra lo strato di nebbia.



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