Perchè la storia di una cascata? Perchè da quando l'ho vista proprio come la state vedendo in questa prima immagine, così potente nel scendere verso valle, in un mondo di rocce nere, illuminata ad intermittenza da un sole capriccioso, sono rimasto a bocca aperta davanti alla sua selvaggia bellezza e allo stesso tempo, guardandomi attorno, ho capito il mondo mutevole e affascinante che stavo visitando.

Partito di buon'ora arrivo velocemente al Rifugio Corsi e oltre fino al superamento del gradino di valle. Un paesaggio quasi tibetano nell'estensione e nei verdi accesi che lo caratterizzano, se non fosse per le grigie distese moreniche che scendono dai ghiacciai del Cevedale, della Vedretta Alta e del Gran Zebrù.
Siamo nel cuore dell'estate ed è proprio in questo periodo che la sofferenza dei grandi ghiacciai alpini è alla sua massima evidenza. Arrivando da un lavoro appena concluso in Svizzera, fotografando i suoi principali ghiacciai, dall'Aletsch al Rodano, dall'Eiger al Titlis, anche qui in Italia trovo la penosa conferma di quanto il ghiaccio stia arretrando con torrenti e cascate impetuose visibili ovunque cada lo sguardo. Come nei giorni precedenti, il tempo inizia a cambiare e il cielo si oscura rapidamente di nuvole cariche di pioggia. Il mio obiettivo di giornata è quello di percorrere l'affascinante sentiero glaciologico che mi condurrà sino al Rifugio Martello e da qui verso le suggestive distese moreniche della Vedretta Alta, con scorci paesaggistici incredibili su tutto il fronte del ghiacciaio del Cevedale e del Gran Zebrù.

Dovrò dunque risalire il roccione e cercare di raggiungere il punto in cui il torrente prende velocità e si trasforma. Dopo le prime immagini realizzate dal basso, riprendo il sentiero che presto diventa impegnativo. Guadagnando velocemente quota e lasciato sulla destra il rifugio Martello, arrivo ad un anfiteatro morenico che si snoda proprio ai bordi del ghiacciaio. La morena qui è quasi rosata. Le rocce presentano colori indescrivibili e non sarà certo una foto a restituire la verità della tavolozza cromatica che si può invece osservare nella realtà.

Sono passate quasi 4 ore dalla mia prima immagine della cascata, quella in cui il sole giocava con i suoi spruzzi. Nonostante il tempo passato i giochi di luce sull'acqua precipite sono ancora interessanti, forse ancor più.
Sono gli ultiimi scatti della giornata e sul sentiero del ritorno, già ripenso a quando potrò pianificare un'altra uscita in questo ambiente grandioso che mi ha letteralmente stregato.
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